sabato 18 aprile 2009

IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO (di Nikolaus Geyrhalter, 2005)

Un connubio tra un documentario ed un film, un "Eco - Film", come molti lo hanno chiamato, una forte denuncia contro chi non vuol far mai vedere al comune cittadino i "dietro le quinte" di un mondo che sta cambiando. Il numero delle bocche da sfamare è sempre maggiore, la richesta di cibo dunque sempre più alta. L'uomo si è ingegnato al meglio per poterci accontentare tutti oppure è solo una questione di lucro? 
La domanda è d'obbligo già dopo pochi minuti di visione poichè ciò che si vede è tristezza, una sconcertante silenziosa tristezza: posti in cui la morte, lo sporco, il rumore delle macchine, alienano le menti, luoghi in cui animali e uomini seguono il battere del tempo che la macchina gli impone. 
La ripresa è sempre fissa su un punto, come non ci fosse telecamera e non ci sono suoni se non quelli naturali di ciò che viene ripreso; si sentono a volte le voci degli operai nelle mense o qualche grugnito, qualche muggito. 
I colori splendidi dei campi, della frutta e della verdura, inquadrature grandiose, impeccabili che ci regala Geyrhalter, fanno da sfondo a colori grigio acciaio,  emissioni di concimi,  rumori assordanti : l'assenza della musica rende tutto il quadro ancora più drammatico e maledettamente reale.
La realtà è molto peggio dei film, questo lo sentiamo dire spesso,  ciò che qui viene mostrato lo conferma.
Giudizio (legenda).
di Claudia Costanza.  21 settembre 2007.

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