L’arrivo nelle sale europee della pellicola comica di Ben Stiller Tropic Thunder riporta il pubblico del vecchio continente a riabbracciare un sottogenere filmico tipicamente americano. Era dai tempi del sorprendente Zoolander che non vedevamo qualcosa del genere. Commedia demenziale, con caratteristiche evidenti come le situazioni paradossali, i personaggi buffi e anti-eroici, un linguaggio più che colorito e la volontà evidente di scacciare i luoghi comuni del cinema mondiale. Tutto questo è il valoroso lavoro effettuato da un folto gruppo di attori d’oltre-oceano, membri dell’ormai celebre Frat pack.
Il suddetto nominativo è stato coniato dal 2004, dopo l’uscita di pellicole caratterizzanti come Starsky & Hutch; ovviamente Ben Stiller è uno degli ipotetici fondatori del club, a cui si aggiungono nomi di rilievo come Adam Sandler, Will Ferrel, Steve Carrell, Jack Black, i fratelli Luke e Owen Wilson, Vince Vaughn.
Tutti o quasi i componenti del gruppo hanno fatto scuola nel celeberrimo show statunitense Saturday night live, tra imitazioni e parodie hanno come formato un cliché dell’attore comico del nuovo millennio. La volontà di apparire bizzarro, di parodiare tutto e tutti, di prendere in giro ogni cosa che li circonda.
Le tipologie di commedie del Frat pack sorgono negli anni’90 come conseguenza della risata demenziale di Jim Carrey, dei suoi personaggi super eccentrici come Ace Ventura; i maggiori successi risalgono al già citato Zoolander ma anche al successo internazionale di Mi presenti i tuoi in cui un impacciato Ben Stiller si trova a fronteggiare l’ira bizzarra di un mito dello star system come Bob De Niro.
Altra caratteristica del frat pack è proprio quella di voler mettere alla berlina a più riprese i grandi protagonisti del cinema hollywoodiano, di farli calare nel territorio dei normali, dei nerd. E’ il caso di De Niro e Dustin Hoffman in Ti presento i miei-Meet the Fockers, di Nicole Kidman in Vita da strega con Will Ferrell, di Christopher Walken in 2 single a nozze con la coppia Vaughn-Wilson, di uno spudorato ed irriconoscibile Tom Cruise in Tropic thunder.
Venerati come divi assoluti, gli attori (spesso anche produttori) del frat-pack si accostano alla cosiddetta banda-Apatow, ovvero il filone più indipendente della comicità demenziale, capitanata appunto dal regista Judd Apatow, che vede la partecipazioni di comici nascenti ma già definiti “packers secondari” tipo Seth Rogen (Molto incinta, pineapple express), Steve Coogan, Paul Rudd, Katherine Heigl e Jay Baruchel; paragonabile a loro ma maggiormente solista il ruolo di Rob Schneider (Deuce Bigalow, Hot chick), specializzato nel produrre ed interpretare commediole su sfondo sessuale.
E’ così che la Hollywood più auto ironica e bizzarra si diverte, giocando su una comicità esagerata, satirica, intrisa di doppi sensi e scherzi da prete. Il sistema, la critica e soprattutto gli spettatori americani venerano questo filone che rompe la storia della commedia d’oltreoceano, in una storia a metà fra la risata spasmodica dei Blues Brothers e la comicità fannullona e fantasiosa di Lesley Nielsen e la sua Pallottola spuntata.
Chissà che i geni della satira italiana non stiano pensando a qualcosa di simile per insaporire e rinverdire la comicità del nostro paese, anche se in America la libertà di espressione e tutta un’altra cosa.
di Keivan Karimi. 29 ottobre 2008.
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