mercoledì 11 marzo 2009

ARANCIA MECCANICA (di Stanley Kubrick, 1971)

Nella Londra degli anni '60 Alex (un eccellente Malcom McDowell) è il leader di un piccolo gruppo di drughi, teppistelli che passano le giornate all'insegna della violenza ai danni di vecchi barboni o giovani donne. Oltre al sesso e alla violenza c'è però un'altra passione che caratterizza Alex:il mito di Beethoven,le cui canzoni faranno da sottofondo musicale agli eventi principali del film.
Ma un giorno la vita del protagonista subisce una svolta perché viene arrestato per omicidio. Il carcere però non rappresenta affatto un'occasione per pentirsi dei reati commessi perché Alex non è cambiato:legge la Bibbia con grande dedizione (ma solamente perché ama identificarsi con i cattivi)e così riesce a convincere il parroco a “raccomandarlo”per una nuova tecnica che gli permetterebbe di abbreviare gli anni della pena. Ed è così che diventa la prima cavia per il “trattamento Ludovico”(probabilmente dal nome del famoso musicista),un lavaggio del cervello costituito dall'iniezione di droghe e la visione di film ultraviolenti.
Al termine della cura sembra che Alex sia guarito ma, in realtà, i suoi istinti e l'attrattiva che esercitano su di lui sesso e violenza sono ancora ben radicati,solamente non è in grado di metterli in pratica perché sopraffatto ogni volta da un senso di nausea. Finalmente libero però Alex scopre che la famiglia lo ha ormai praticamente dimenticato e le sue vittime,incontrate per caso,non perdono l'occasione per vendicarsi dei torti subiti,tra loro anche gli “amici”che una volta si divertiva a comandare a bacchetta,ora diventati paradossalmente poliziotti. Torturato ormai anche dall'ascolto dell'adorato Ludwing Van,tenta il suicidio gettandosi dalla finestra. Ma Alex è ancora vivo,ingessato dalla testa ai piedi ma vivo.
Mentre è in ospedale un'importante politico lo va a trovare allo scopo di utilizzarlo come strumento di propaganda. Mentre fotografi e paparazzi immortalano l'evento Alex si autoconvince, o cerca di convincere lo spettatore, di essere guarito. Stanley Kubrick è uno dei più controversi registi della storia del cinema ma i suoi film rimarranno per sempre nella memoria di chi è in grado di apprezzarli. Questo film provocò molto scalpore alla sua uscita nel '71 ,ma è importante ricordare che vinse il premio della Critica Cinematografica di New York e guadagnò 4 nomination all'Oscar.
Gli argomenti trattati sono innumerevoli,oltre ai già citati istinti violenti e sessuali(sessualità esplicita o implicita) possiamo notare l'attenzione del regista riguardo ai rapporti d'amicizia,familiari e con l'autorità (che comprende scienza,polizia e governo) e il tema della libertà individuale. Fino a che punto si possono condizionare gli impulsi di un individuo?E' giusto reprimere gli istinti e la personalità di un essere umano negandone l'essenza?Personalmente credo che il titolo stesso sottolinei l'impossibilità di trasformare un essere vivente (l'arancia,un prodotto della natura così come lo è l'uomo) in una macchina.
Non è Alex il malato da guarire ma l'intera società. Le ingiustizie che subisce il protagonista inducono lo spettatore ad identificarsi con lui,a provare pena per lui e ad odiare quelle che erano le sue vittime,ora più spietate di egli stesso. Per questo la pellicola è ancora attuale oggi,a 30 anni dall'uscita nelle sale.
Giudizio (legenda).
di Pamela Garbin.  4 Aprile 2007.

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