
"CUPO-ADOLESCENZIALE" - Gotico. Altro capitolo della saga del maghetto con gli occhiali portato sul grande schermo in un nuovo anno nella prestigiosa scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. In questo episodio l’istituto accoglie tra le proprie mura i partecipanti del “Torneo tre maghi” a cui prenderà parte anche Harry in via del tutto straordinaria. E’ cambiato inoltre il professore di difesa contro le arti oscure che cercherà di aiutare il protagonista nelle 3 difficili prove della competizione a cui si aggiungono anche varie difficoltà che sorgeranno tra lui e l’amico Ron. È tempo inoltre dei primi turbamenti per i 3 protagonisti che vivono la loro adolescenza tra litigi con gli amici, la difficoltà di trovare una ragazza da invitare al ballo della scuola e le piccole
incomprensioni con se stessi. Harry alla fine darà prova di altruismo e coraggio salvando il compagno in un attimo di disinteresse verso la coppa del torneo che proietterà poi entrambi in un macabro cimitero ai piedi della lapide del padre di tu-sai-chi (la cui statua ricorda il mietitore di anime). L’oscuro signore (un mostruosamente bravo Ralph Fiennes) tornerà finalmente a prendere corpo grazie ad un incantesimo, ucciderà Cedric e duellerà assieme a Harry ancora una volta salvato dai propri genitori che gli consentiranno quindi di riattraversare la passaporta. Il regista, l’inglese Mike Newell, si trova qui a suo agio nel delineare un Harry Potter come ragazzino normale. Da al film una tonalità fatta di atmosfere cupe (già forse accennate nel film precedente) e gotiche che sfociano, in certe scene, nell’horror con sguardi paurosamente assenti, sangue che scorre, fantasmi e intrighi vari. La lunghezza del film non annoia né si fa sentire ed è anzi presente quella continuità con i precedenti episodi che non diventa banalità della quale si parla di solito quando si nomina la parola sequel. Spettacolari gli innumerevoli effetti speciali usati in questo film, per esempio il combattimento con il drago che si arrampica sui tetti, il torneo di Quiddich e il nebbioso labirinto con le pareti semovibili. Certo è che i Potteriani più fedeli al testo steso da J. K. Rowling avranno qualcosa da ridire per i numerosi tagli a certe parti più o meno importanti e alle variazioni rispetto al libro che migliorano o peggiorano la qualità del prodotto finale.
di Boris Fietta, 6 dicembre 2005.
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