giovedì 16 aprile 2009

L'ATTIMO FUGGENTE (di Peter Weir, 1989)

Robin Williams alias John Keating rivolgendosi ai suoi studenti:
Non leggiamo e scriviamo poesie perché "è carino"! Noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana e la razza umana è piena di passione!
Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quassù. Non vi ho convinti? Venite a veder voi stessi. Coraggio! È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un'altra prospettiva.

Qualunque cosa si dica in giro, parole e idee possono cambiare il mondo.
Ci sono dei film che riescono a colpire il cuore dello spettatore. Alcuni con la trama, altri con i dialoghi, altri con i bellissimi paesaggi. L’Attimo Fuggente va dritto al cuore degli spettatori proprio perchè riesce a combinare questi tre elementi in maniera esemplare. 
Un gruppo di studenti di un collegio maschile molto severo in cui regnano “Onore, Disciplina e Tradizione”, vedono il loro mondo stravolto grazie a un professore di lettere che ha fatto del 
carpe diem il suo motto; un professore che insegna loro a guardare le cose dall’alto, a esprimere le loro opinioni, i loro sentimenti e le loro paure apertamente, a non camminare sempre sulle orme degli altri ma di trovare il proprio cammino. 
Tutti temi universali che vengono impressi nel cuore e nella mente dello spettatore attraverso delle scene indimenticabili: il 
carpe diem sussurrato da dietro la foto degli ex studenti della scuola, le poesie di “zio” Whitman lette e decantate da sopra un banco per far capire agli studenti come le cose devono essere sempre viste da nuove angolazioni; e la scena finale, nella quale tutti gli alunni salgono sui propri banchi e gridano Oh capitano mio capitano. Un film che ci parla dei sogni e delle speranze dei ragazzi che spesso devono confrontarsi con la dura realtà. In qualche caso lo scontro andrà a lieto fine; ma per uno dei ragazzi lo scontro sarà invece tragico e si concluderà con il suicidio. Un tema che anche oggi, come 18 anni fa, è molto presente nella nostra società e sempre lo sarà. 
L’Attimo Fuggente è un film che con le sue bellissime inquadrature e i suoi paesaggi autunnali ed invernali del Vermont, ha saputo far sognare e commuevere intere generazioni di ragazzi ed adulti. Un film da rivedere ancora ed ancora e che può ancora insegnare alle nuove generazioni a pensare con la propria testa e a cogliere ogni attimo della loro vita.
Giudizio  (legenda).
di 
Isabella Agostinelli.  12 Novembre 2007.

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