Vedere questo film una volta decisamente non basta per riuscire a coglierne tutti i volti. Tema centrale dell'opera sono le cose nascoste, le cose cattive. Nascostamente agli occhi della folla due bambini vengono molestati, si porteranno dentro quest'esperienza per tutta la vita, un' esperienza già traumatica di suo, viene tenuta dentro fino a che si è piccoli, anche perchè in parte non viene comprsa dagli occhi e dal cuore di un bambino. Ma la cosa peggiore è che, anche crescendo, ancora meno la si potrà esternare, perchè è male. Perchè siamo in una società in cui le persone vedono ma fingono di non vedere, sanno, ma fingono di non sapere. E quello che è già di suo, un trauma infantile, crescendo diventa una condanna. Una cosa che si è subita diventa una cosa di cui ci si deve vergognare. Neil, dopo la violenza subita, diventa Gay ed inizia a prostituirsi a tutti gli uomini che lo vogliano, nascostamente alla madre, che, per quanto bene gli voglia, è sempre stata abbastanza distante, ossessionata dalla voglia di una vita diversa, di un partner ideale. La forza e la sicurezza interiore di Neil derivano dal fatto che si sente diverso, i suoi amici lo stimano, lo adorano, ma lo temono allo stesso tempo. I due amici di infanzia che Neil si porta dietro fino alla maggiore età, un ragazzo e una ragazza, si innamorano entrambi di lui, del suo essere misterioso, lo vedono bellissimo, ma sanno anche tenerlo lontano per paura di immergersi in quella paura, quel buio, che lo circonda costantemente.
Anche Brian da piccolo è stato molestato, dalla stessa persona che ha coinvolto Neil, solo che questi aveva solo 6 anni e ha vissuto la cosa in modo completamente differente, per lui è stato qualcosa di così negativo che la sua testa ha deciso di rimuoverlo, creandosi intorno un mondo di bugie, per giustificare quegli strani sogni che lo accompagnano per tutta l' adolescenza. Sessualmente ibrido, non curante, passa i suoi giorni alla ricerca di un perchè cui riuscirà a rispondere solo quando alcuni eventi lo porteranno sempre più vicino a Neil, compagno delle elementari, compagno di baseball e, infine, compagno di un passato infilato nei meandri più nascosti della sua mente. Neil sa che cosa gli è successo, ricorda, vive in funzione di quello, Brian non ricorda, ma anch' egli, vive in funzione di quei due giorni in cui qualcosa è successo, qualcosa che lo ha sconvolto, come se un ufo lo avesse preso, portato via, e rimandato sulla terra dopo aver cancellato ogni ricordo dalla sua mente.
Un film crudo, mai estremo, ma sottile, vivo, materiale, in cui sono quasi assenti i colpi di scena ma tutto viene mostrato come un puzzle che, molto lentamente prende forma, rivelando, piano piano, la verità, che nel caso di entrambi i ragazzi sarà, probabilmente, la liberazione dai demoni che li hanno accompagnati fino a quel punto della loro esistenza. I bambini sono mondi fragili, a cui si può togliere il sorriso con molto poco, che si possono modellare in ogni modo, che perciò vanno ascoltati, vissuti, protetti, ma non afflitti. A Neil e Brian è stato tolto molto, ma nel momendo in cui comprendono, il loro arricchimento interiore sarà così grande, così denso, che da quell'adolescenza turbolenta ne usciranno due uomini più forti e consapevoli. Fatti come quelli che hanno vissuto non si potranno cancellare, ma, come tutto ciò che di negativo accade, si andranno ad unire a tutte le esperienze della vita, finalmente in modo chiaro, con una collocazione precisa ed un preciso significato.
Giudizio: 


(legenda).




di Claudia Costanza. 8 Aprile 2007.
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