Alvin è un uomo di 73 anni che decide di andare a trovare il fratello, reduce da infarto, a Mount Zion, Wisconsin, a 500Km da casa sua. Se ne va improvvisamente, a fine Agosto, lasciando la figlia Rose (Sissy Spaceh) a casa, preoccupata ma consapevole del sentimento del padre.
Lo spettatore si stranisce quando vede che il mezzo utilizzato dal protagonista per compiere l'impresa è un vecchio tosaerba: Alvin infatti non ha più la patente a causa dei problemi di vista e alle anche ma la testardaggine supera la pigrizia, fa nascere la costanza, spezza la paura e lascia il posto all'obiettivo finale.
Il viaggio di Alvin sarà costellato di silenzi, di strade che sembrano non avere una fine, circondate da campi di grano, in quell' inizio autunno, in cui i contadini stanno ultimando i raccolti. Molti sguardi infine incontreranno quello di Alvin e sovente, senza rendersene conto, con poche parole legge nel cuore di quelle persone e gli lascia dei moniti, dei messaggi, sulla vita, sull'amore, senza mai soffermarsi troppo in loro compagnia, poiché la meta è lontana e lui è stanco, inoltre teme di non trovare più il fratello in buona salute, forse addirittura teme di non trovarlo affatto. A 73 anni ha potuto vivere molto e meditare molto su ciò che ha vissuto. A 73 anni troppe cose appaiono chiare troppo tardi. Alvin capisce quanto la rabbia e la vanità umana distruggano rapporti d'amicizia, di fratellanza, di amore e le sue tragiche esperienze al tempo della seconda guerra mondiale rinforzano ancora di più in lui tale comprensione.
Parlando dei suoi figli a una ragazza Alvin dice : -Avevo quattro figli e con loro facevo un gioco : davo ad ognuno un bastoncino e poi gli chiedevo di romperlo. Il compito era semplice. Poi proseguivo dicendo loro di prendere tanti bastoncini insieme, legarli e spezzarli. Ovviamente questo non riuscivano a farlo. Alla fine concludevo affermando “Questa è la famiglia”-.
Per Richard Fansworth questo è stato l'ultimo film, ho trovato la sua interpretazione molto toccante e “sincera” se di un attore si può dire. Il suo viaggio per raggiungere il fratello è il viaggio di una vita intera: Alvin vuole riprendere se stesso da un altro punto di vista e non potrebbe mai farlo senza avere riabbracciato, dopo 10 anni, l'amato fratello Lyle (Harry Dean Stanton).
Giudizio:



di Claudia Costanza. 23 dicembre 2007.
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