mercoledì 28 gennaio 2009

Alida Valli, la divina del cinema italiano.

Nata a Pola (Istria) il 31 maggio 1921, Alida von Altenburger,baronessa di Markenstein Freunberg,si trasferì a Roma con il padre,professore di filosofia,negli anni della prima adolescenza. Ottenne dalla madre il permesso di iscriversi al Centro sperimentale di Cinematografia a soli 15 anni. Bella come era,ottenne subito un piccolo ruolo nel film I due sergenti. Mario Bonnard la volle nel 1937 ne Il feroce Saladino, affidandole il ruolo della Bella Sulamita. Da allora lavorò in continuazione divenendo la fidanzata d’Italia. Nel 1940 Mario Soldati la fece diventare la protagonista,al fianco di Massimo Serato,di Piccolo mondo antico,divenendo la diva numero 1 del cinema italiano. I suoi film successivi saranno Ore nove:lezioni di chimica.Catene invisibili, Le due orfanelle,Addio Kira,Noi vivi,La vita ricomincia,Eugenia Grandet. Nel 1944 sposa il musicista triestino Oscar De Mejo,che gli darà 2 figli e divorzierà da lui nel 1952. Negli anni del matrimonio partì per gli Stati Uniti: Alfred Hitchcock la scritturò per recitare,al fianco di Gregory Peck e Charles Laughton,ne Il caso Paradine; sarà la protagonista femminile al fianco di Orson Welles e Joseph Cotten del film capolavoro di Carol Reed Il terzo uomo e,infine, al fianco di Frank Sinatra de Il miracolo delle campane, di Irving Pichel. 
Negli anni Cinquanta tornò in Italia dove fece il cult Senso di Luchino Visconti; Il grido di Michelangelo Antonioni e  La strategia del ragno di Bernardo Bertolucci. La ricordiamo anche ne La diga sul Pacifico,di Renè Clement con Silvana Mangano e Antony Perkins;Cassandra Crossing  di George Pan Cosmatos,La prima notte di quiete,di Valerio Zurlino,Suspiria di Dario Argento e Novecento di Bertolucci. Nel 1989 vinse il premio Duse,nel ’91 il David alla carriera e nel’97 il Leone d’oro al Festival di Venezia per aver contribuito attivamente al successo del cinema italiano. E’ morta nel 2006.
di Sara Memmi. 18 febbraio 2008.

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