sabato 28 febbraio 2009

EVA CONTRO EVA (di Joseph Leo Mankiewicz, 1950)

Il film,girato in bianco e nero, è tratto dal romanzo di Mary Orr “The wisdom of Eve”, ed è sceneggiato e diretto dallo statunitense Joseph Mankiewicz. Nel 1950 ottenne un enorme successo al cinema,accumulando 14 candidature agli Oscar e aggiudicandosi 6 statuette. La chiave di questo trionfo è la trama,basata su un dialogo brillante e mai noioso,accompagnata dalla macchina da presa che si sofferma immortalando un cast di attori eccezionali nelle lunghe sequenze a piani medi.
Eva contro Eva”ha inizio con una voce fuori campo che introduce alle fasi finali della vicenda,per poi raccontare,grazie alla tecnica del flashback,come la storia avesse avuto origine. Eva (Anne Baxter), una giovane umile e dimessa,viene notata da Karen (Celeste Holm), moglie di un autore teatrale di successo,poiché tutte le sere assiste allo spettacolo teatrale scritto dal marito in cui recita Margot (Bette Davis),attrice di grande talento al culmine della sua carriera nonostante i suoi 40 anni. Karen decide di presentare Eva alla diva che dice di adorare. La giovane cerca di conquistarsi la fiducia del bel mondo dello spettacolo narrando la triste vicenda del suo passato di povera vedova di guerra. Margot,colpita dal racconto,l’accoglie di buon grado nella sua casa dandole fiducia. 
Le maniere ossequiose,quasi stucchevoli,che Eva riserva alla sua benefattrice,sembrano incantare tutti tranne la caustica infermiera di Margot. Intanto Eva si inserisce nella vita dell’attrice fino a rendersi indispensabile,studiandone ogni minimo movimento. Tuttavia l’essersi intromessa nel rapporto Margot e il suo giovane fidanzato Bill (Gary Merrill), regista di successo,mette all’erta l’attrice,la quale teme che il marito la lasci per una donna più giovane. Improvvisamente la presenza nella sua casa della timida e accorata Eva si trasforma in una minaccia concreta. Per scongiurare il pericolo decide di allontanarla,ma la scaltra giovane abbindola Karen e il produttore da cui è stata mandata,facendosi affidare il ruolo di sostituta nell’opera in cui Margot è la protagonista. Segretamente boicottata dagli amici, Margot si fa prendere da ripetute crisi isteriche che minano il suo lavoro e i suoi affetti,spianando la strada alla prima di Eva. La giovane ottiene il favore del pubblicità e della critica capitanata dal cinico giornalista Addison De Witt (George Sanders),che percepisce il gioco sottile e crudele della donna dopo avere assistito accidentalmente al fallito tentativo di seduzione di Eva verso il fidanzato di Margot. La fama di Eva continua a aumentare,mentre Margot è relegata nell’ombra,ma Bill è al suo fianco e le propone di sposarlo. Non ancora soddisfatta,Eva tenta di rubare il marito a Karen ma De Witt si oppone al suo piano,minacciando di smascherarla rivelando la sua vera identità e i vari sotterfugi che l’avevano portata al successo. 
In cambio del silenzio esige che lei sia sua. E siamo nuovamente alla scena iniziale del film con il conferimento a Eva del più illustre riconoscimento per un’attrice teatrale,di fronte a tutte le persone che aveva raggirato. Alla fine,quando rientra a casa Eva trova ad attenderla una giovane che sembra pendere dalle sue labbra. In ultimo si deve segnalare nel film la particina di Marilyn Monroe ancora sconosciuta,nei panni di un’attricetta in cerca di una possibilità per farsi conoscere nel mondo del teatro.
Giudizio (legenda).
di 
Sara Memmi.  27 novembre 2007.

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