Originario di Los Angeles dove nacque il 31 maggio 1930, Clint Eastwood è, ad oggi, uno dei personaggi più importanti del cinema americano, potendo vantare oltre a 5 premi Oscar, anche una serie incredibile di ruoli svolti, sia avanti che dietro la macchina da presa.Non si può non legare l’ascesa di Clint Eastwood al nome di Sergio Leone; fu infatti “Per un pugno di dollari” (1964) del regista romano a lanciare la carriera cinematografica di Eastwood.Da questo momento in poi l’attore californiano diventa il prototipo dell’attore western; tra il 1964 e 1966 realizza insieme a Leone la cosiddetta “trilogia del denaro” che comprende oltre al già citato “Per un pugno di dollari”, anche “Per qualche dollaro in più” (1965) e “Il buono, il brutto, il cattivo” (1966).Nel 1971 con il film “Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo” il nome di Eastwood si lega indissolubilmente a quello di Harry Callaghan, ruolo che interpreterà in sei film di cui l’ultimo è “Scommessa con la morte” del 1988. Ma è negli anni ’70 che comincia anche la sua carriera come regista, il suo primo film da segnalare dietro la macchina da presa è il western del 1976 :”Il texano dagli occhi di ghiaccio. Da sottolineare l’interpretazione di Eastwood in “Fuga da Alcatraz”(1979), uno dei film più celebri di Don Siegel. Negli anni ottanta si registra un importante mutazione dei personaggi eastwoodiani; il californiano, vista anche l’avanzare dell’età, abbandona lentamente i panni del “duro” che l’avevano reso celebre e comincia a percorrere nuove strade. Ne sono testimoni film quali “Bird” e “Cacciatore bianco, uomo nero” del 1988 e 1990 (entrambi presentati al festival di Cannes) in cui nei panni del regista, Eastwood racconta le vite del sassofonista Charlie Parker prima e del regista John Huston poi.Il trionfo, tuttavia, arriva nel 1992 quando Eastwood recitò e diresse il western “Gli spietati” che alla 65esima edizione dei premi Oscar, si aggiudicò 4 statuette d’oro tra cui quelle per il miglior film e la miglior regia. Saranno poi “Mystic River” del 2003, ma soprattutto lo straordinario “Million Dollar Baby” del 2004 a garantirgli un posto nell’albo dei più grandi registi statunitensi. Interpretato in maniera maiuscola da Hilary Swank, “Million Dollar Baby” narra la tragica vita di una pugile, che oltre che con le avversarie, dovrà fare a pugni con la vita. Il film tratta in maniera garbata ed intelligente lo scottante tema dell’eutanasia e si può tranquillamente catalogare come uno dei migliori dell’ultimo decennio. Da non sottovalutare anche “Flags of our father” e “Lettere da Iwo Jima” (2006) che hanno assicurato al regista californiano altre importanti soddisfazioni.Uscirà il 14 novembre in Italia l’ultimo lavoro di Easwood, si tratta di “Changeling” con Angelina Jolie, un film di sicuro interesse in cui saprà ancora una volta mettersi in discussione.
di Salvatore Scarpato, Novembre 2008.

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