domenica 19 aprile 2009

BLACK DHALIA (di Brian De Palma, 2006)

"IL RITORNO A META' DI DE PALMA" - Il 2006 è stato l’ anno che ha segnato il ritorno di Woody Allen (Match Point) e di Pedro Almodovar (Volver): pensavo fosse anche quello di De Palma. Infatti “The black dahlia”, tratto dall’ omonimo romanzo di James Ellroy, non convince e non riesce mai a decollare del tutto. La storia, vera, descritta come l‘evento più scottante dopo la bomba atomica, si basa sul ritrovamento del corpo mutilato e tagliato perfettamente a metà di Elizabeth Short, un‘aspirante attrice, nella Hollywood anni ’40, ricostruita dallo scenografo premio oscar Dante Ferretti. L’ indagine viene affidata a due poliziotti con un passato da pugili, mr.Ice Bucky (Josh Hartnett) e mr.Fire Lee (Aaron Eckhart), che verranno pian paino risucchiati in un turbine di violenza, nuovi delitti e scomode verità. E mentre Lee, ossessionato sempre più dall’ indagine che non sembra avere vie d’ uscita, mette in pericolo la sua relazione con Kay (una Scarlett Johansson un po’ in ombra), Bucky cade nella morsa della ricca e controversa Madeleine (Hilary Swank), che sembra misteriosamente implicata nell’ omicidio.
De palma manipola con maestria sogni, paure e ossessioni dell‘antica Hollywood, ma la sua non è una regia sempre lineare. Infatti dirige con mano sicura le sequenze secondarie del film, come gli splendidi filmati in bianco e nero di un’eccezionale Black Dahlia, impersonata dalla sorpresa Mia Kirshner, mentre l‘intreccio della storia spesso si sviluppa in modo poco chiaro e comprensibile. Per quanto riguarda le interpretazioni, quelle femminili battono di gran lunga quelle maschili. Una su tutte, come già detto, spicca quella di Mia Kirshner, la vera protagonista, perfetta con quegli occhioni languidi nei panni di una insoddisfatta e malinconica Dahlia Nera.

Federica Serfilippi, 25 ottobre 2006.     

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