giovedì 16 aprile 2009

STATO DI GRAZIA (di Phil Joanou, 1990)

Per puro caso ho cominciato a vedere questo film in tv in seconda serata: non ho potuto frenare la mia curiosità avendo letto i nomi degli attori nei titoli di testa. Non so come descrivere la maniacale attenzione che alcune scene sono state in grando di far nascere in me,è stato tutto molto immediato e ho capito al volo che quello era un film da non perdere. Mi ha tenuto incollata al mio divano: è un film molto emozionante a cominciare dalla colonna sonora. Penn interpreta un agente federale che viene rispedito a New York nel quartiere in cui è cresciuto, Hell’s Kitchen, e in cui ha lasciato gli amici d’infanzia, che nel frattempo sono diventati i nuovi mafiosi irlandesi. Il suo compito è quello di riavvicinarsi per incastrarli; sembra tutto troppo semplice, ma come sempre, poi non lo è mai. Joanou inserisce Shakespeare nella sua storia: l’ inganno, il tormento, la tentazione, la vendetta e, naturalmente la tragica aria di presagio. Splendido Gary Oldman nell'interpretare uno schizzato che ha nel cuore solo gli amici e la famiglia di cui si fida ingenuamente ed è grandioso e straziante nella scena in chiesa. Ma ancora di più uno Sean Penn davvero in stato di grazia! E' vitale, e malinconico, e consapevolmente colpevole, perchè sa ciò che lo aspetta e sa di aver sottovalutato quei legami nati per la strada tanti anni prima. Non puoi non provare compassione per questi ragazzi. Non manca nemmeno la onnipresente storia d'amore, ma in questo caso, dati i protagonisti, si perde per la strada ogni possibilità di critica e di scontatezza: Penn e la Wrigth sprigionano fascinosa energia ed elegante erotismo (e si può capire perchè si sono sposati). La fragilità di lui lo riporta fra le braccia di lei, alla ricerca di una motivazione e di un perdono che il finale non lascia intuire.E' struggente, dolce-amaro e ci lascia un pò così... Sicuramente un'altra bella prova per Joanou dopo "Rattle and Hum". Da vedere appena possibile!

Valentina Gaetani, 15 novembre 2006.     

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